Perché questo articolo
Siamo a maggio 2025 e, nonostante il CIN – Codice Identificativo Nazionale sia ufficialmente in vigore da diversi mesi, riceviamo ancora ogni giorno numerose richieste di chiarimento attraverso il nostro portale ItaliaFastRent.com.
I dubbi più comuni riguardano chi è obbligato a richiederlo, quali sono i requisiti minimi di sicurezza e come comportarsi per evitare sanzioni. Proprio per rispondere a queste esigenze, abbiamo preparato questa guida chiara e aggiornata. Un riferimento utile sia per chi gestisce case vacanza e B&B, sia per i privati che affittano saltuariamente.
Cos’è il CIN e a cosa serve
Il CIN (Codice Identificativo Nazionale) è un codice alfanumerico obbligatorio per tutte le strutture ricettive e le unità immobiliari ad uso turistico in Italia. Viene rilasciato dal Ministero del Turismo tramite la piattaforma ufficiale BDSR (Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive).
Serve per:
- identificare ogni struttura in modo univoco;
- pubblicare annunci su portali come Airbnb, Booking, Vrbo;
- garantire trasparenza e legalità nei confronti degli ospiti e delle autorità.
Dal 2024 è impossibile pubblicare o mantenere online un annuncio senza CIN.
Chi deve richiederlo
L’obbligo riguarda:
- proprietari privati, anche senza partita IVA;
- chi affitta occasionalmente pochi giorni all’anno;
- gestori professionali con più appartamenti;
- B&B, affittacamere, residence, agriturismi.
⚠️ La legge non distingue più tra attività “saltuaria” e “professionale”: tutti devono essere registrati alla BDSR e ottenere il CIN.
Come ottenere il CIN passo dopo passo
- Accedi al sito ufficiale del Ministero del Turismo → sezione BDSR
- Registrati come persona fisica o giuridica
- Inserisci i dati della struttura: indirizzo, capienza, tipologia, ecc.
- Dichiara il rispetto dei requisiti di sicurezza
- Ottieni e scarica il CIN da inserire in tutti gli annunci
- Esponi il codice in modo visibile all’esterno dell’alloggio
Requisiti di sicurezza obbligatori
Per ottenere e mantenere valido il CIN, la struttura deve rispettare alcuni requisiti minimi di sicurezza:
- Rilevatori di gas combustibili e monossido di carbonio installati e funzionanti
- Almeno un estintore per piano, ispezionato regolarmente
- Segnaletica di emergenza (uscita di sicurezza, numeri utili)
- Controllo periodico degli impianti e dei dispositivi
Anche chi affitta per pochi giorni l’anno deve garantire questi standard, pena la decadenza del codice.
Sanzioni per chi non si adegua
Chi pubblica annunci senza CIN o non espone il codice rischia sanzioni amministrative da 600 a 6.000 euro per unità. I portali di annunci online sono obbligati a controllare la presenza del CIN e possono oscurare gli annunci non conformi. Inoltre, i Comuni e l’Agenzia delle Entrate stanno già effettuando controlli incrociati tra i dati della BDSR, i codici fiscali dei proprietari e gli annunci online.
Conclusione
Adeguarsi alla normativa sul CIN per affitti brevi 2025 non è solo un obbligo, ma anche un segnale di affidabilità per gli ospiti e una garanzia per operare in regola. Se hai dubbi, ritardi nella registrazione o necessiti supporto pratico, il team di Italia FastRent è disponibile per aiutarti in tutte le fasi: dalla registrazione alla messa in sicurezza dell’alloggio.
Hai bisogno di supporto per ottenere il CIN?
Contattaci direttamente su www.italiafastrent.com per ricevere assistenza gratuita, consulenza personalizzata o una check-list dei dispositivi obbligatori da installare nella tua casa vacanza.